Le Corporate Foundation di tutta Europa si incontrano a Zurigo

Fondazione Lang Italia ha presenziato al II European Corporate Foundations Knowledge Exchange, organizzato da SwissFoundations e DAFNE. La due giorni ha visto la partecipazione di circa 100 fondazioni di impresa europee e della delegazione italiana guidata da Carola Carazzone di Assifero. L'analisi dei principali takeout emersi

Le Corporate Foundation di tutta Europa si incontrano a Zurigo

Il 21 e 22 novembre le fondazioni di impresa europee si sono incontrate al Swiss Re Centre for Global Dialogue  per il secondo European Corporate Foundations Knowledge Exchange sulle corporate foundation organizzato da SwissFoundations, l’associazione che riunisce le fondazioni erogative svizzere, e DAFNE. Circa 100 rappresentanti da Belgio, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Polonia, Spagna e Svizzera si sono riuniti con l’obiettivo di promuovere lo scambio di buone pratiche e condividere le sfide più pressanti in un momento esclusivo dedicato. Particolare attenzione è stata posta sulla relazione tra le fondazioni e l’impresa fondatrice, fattore che influenza fortemente l’impegno delle fondazioni ad attivarsi su determinate cause e definire le modalità di intervento. 

Tra le principali evidenze emerse raccolte da Fondazione Lang Italia:

1) Indipendenti ma connesse. Nonostante i finanziamenti ricevuti dalle imprese fondatrici, le fondazioni di impresa operano in maniera indipendente – anche se in modalità sempre più strettamente connesse. Come già evidenziato, “nonostante le Fondazioni di impresa abbiano personalità giuridica indipendente rispetto all’impresa fondatrice, il legame con quest’ultima resta molto forte, caratterizzando la Fondazione come uno strumento che le imprese utilizzano per raggiungere obiettivi specifici” (Rizzini, Noia, 2017). Questo si riscontra sia nella governance sia nelle principali aree di intervento della fondazione. Secondo Beate Eckhardt, Managing Director SwissFoundations, ciò rappresenta un grande vantaggio, offrendo alle fondazioni di impresa la possibilità di far leva sui servizi, sulle competenze e sull’expertise delle imprese fondatrici – un potenziale che potrebbe essere sfruttato maggiormente.  I dati presentati in occasione del convegno da Amanda Jordan, Chair of Association di Charitable Foundations ACF, evidenziano come l’83% delle pratiche di giving delle fondazioni corporate siano allineate al focus di business dell’impresa fondatrice, in crescita del 10% rispetto al 2016 e del 25% dal 2015.

2)  Un ponte tra impresa e comunità. Come rilevato dall’analisi presentata dal prof. Georg von Schnurbein del Center for Philanthropy Studies (CEPS), le fondazioni di impresa svolgono un ruolo di connettore tra l’impresa e la comunità, posizionandosi come attori inclusivi verso gli stakeholder della società. Questa funzione di link tra società civile e impresa viene svolta dalle fondazioni corporate attraverso il coinvolgimento diretto (mediante iniziative svolte in collaborazione con le non profit del territorio, ad esempio grazie all’organizzazione di giornate di volontariato); la fornitura di beni e servizi per certi gruppi vulnerabili; e, in termini di advocacy, avviando relazioni con gruppi di pressione che spesso non interagiscono con l’impresa fondatrice.

3) Allineamento a framework sovraorganizzativi. Tra le raccomandazioni espresse da Manuel Rybach di Credit Suisse, si evidenzia la crescente necessità di allineare la strategia di intervento a standard internazionali come i Sustainable Development Goals per facilitare collaborazioni di impatto tra la fondazione e l’impresa fondatrice – nonché con le organizzazioni del settore sociale, parametrando la partnership su obiettivi condivisi.  Questo in allineamento con quanto riportato da CSR Europe (2017), dove l’importanza degli SDGs per creare partnership multi-stakeholder viene già sottolineata dal 46% dei CSR Manager, mentre ben il 52%  ritiene che questo framework possa offrire nuove opportunità di business contestualmente alla possibilità di generare impatto sociale. Le evidenze risultano coerenti con il report Giving in Numbers 2016 del CECP, più fortemente focalizzato sul contesto americano, che sottolineava come gli SDGs siano facilmente applicabili al contesto corporate, riscontrando un sostanziale allineamento tra gli Obiettivi definiti dalle Nazioni Unite e la maggior parte delle pratiche filantropiche già in essere da parte delle imprese analizzate.

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