Dai Paesi Bassi, il movimento per l’Effective Philanthropy

Robert Boogard, fondatore della Jazi Foundation ci racconta come le fondazioni possono unire la filantropia strategica a un approccio di giving efficace

Dai Paesi Bassi, il movimento per l’Effective Philanthropy

La nostra conversazione è iniziata a Parigi lo scorso novembre, e adesso abbiamo avuto l’opportunità di approfondire con Robert Boogaard, fondatore della Jazi Foundation i principali driver comuni tra le nostre fondazioni – Filantropia Strategica e Effective Giving.

Robert Boogard è un “imprenditore seriale” con oltre vent’anni di esperienza alla guida di imprese e start up. Ora co-gestisce un’impresa di private investment e, oltre ad aver costituito la Jazi Foundation, è il motore dietro il movimento “Effective Giving”, che ha l’obiettivo di aumentare l’impatto della filantropia.

Mi piacerebbe cominciare approfondendo per il pubblico italiano come la Jazi Foundation opera per aumentare l’impatto della filantropia nei Paesi Bassi e all’estero.

La Jazi Foundation (“Jazi” in Swahili significa “Donare”) è stata fondata quattro anni fa. Il nostro obiettivo è cercare e supportare le organizzazioni non profit più efficaci nelle aree del supporto ai bambini e alla lotta alla povertà. Vogliamo anche catalizzare gli sforzi che mirano ad aumentare l’impatto della filantropia, principalmente nei Paesi Bassi.

Siamo imprenditori nel sangue e portiamo avanti un business di successo nel settore immobiliare e del venture capital. Quando abbiamo deciso di lanciare la Jazi Foundation abbiamo optato per ut lo stesso approccio che seguiamo per i nostri investimenti, attraverso una modalità di venture philanthropy, supportando le ONP non solo con le nostre risorse economiche ma anche con la conoscenza, il network e il nostro tempo: la Jazi Foundation vuole sostenere la crescita e il capacity building delle non profit.  Per questa ragione eroghiamo finanziamenti non vincolati e ci concentriamo su linee che di solito gli altri erogatori non vogliono sostenere, perché non sono “glamour, calde o rassicuranti”. Per esempio abbiamo sostenuto un’organizzazione che si occupa della cura a bambini con disabilità che aveva bisogno di essere accreditata per un nuovo centro di fisioterapia ortopedica per potenziare la raccolta fondi. Questo era il loro bisogno principale, ed è quell’area che abbiamo deciso di sostenere, invece di erogare risorse ai programmi di cura dei bambini.

Dato che i fondi che doniamo sono solo nostri, abbiamo il grande vantaggio di poter prendere rischi per conseguire un maggior impatto sociale. Ma crediamo fortemente di dover essere responsabili per l’efficacia delle nostre donazioni. Ecco perché per noi l’autovalutazione e l’apprendimento continuo sono essenziali: conduciamo una review interna ogni tre mesi per migliorare e condividere ciò che impariamo con le altre fondazioni.

La Jazi Foundation vuole sostenere la crescita e il capacity building delle non profit. Dato che i fondi che doniamo sono solo nostri, abbiamo il grande vantaggio di poter prendere rischi per conseguire un maggior impatto sociale.

Credo sia la ragione per cui avete creato la community “Effective Giving” nei Paesi Bassi. Può spiegarci come funziona questo movimento?

Un anno e mezzo fa sono entrato in contatto con Effective Altruism (https://www.effectivealtruism.org) che opera in base a una semplice domanda: come possiamo utilizzare le nostre risorse per aiutare al meglio gli altri? Quest’anno ho deciso di fondare una versione di questo movimento (http://www.effectivegiving.nl) nei Paesi Bassi, per applicare i loro principi a fondazioni e filantropi. È una “learning community”, e siamo già riusciti a riunire numerose fondazioni nei Paesi Bassi che si impegnano ad apprendere e sviluppare insieme i principi dell’effective giving, condividendo pratiche e lezioni. Creiamo momenti formativi per la community (ad esempio stiamo per lanciare un mini-MBA sull’ “Effective Giving for Foundations”), partnership ed eventi. Organizziamo anche sessioni private in modo che le fondazioni abbiamo uno “spazio sicuro” in cui condividere informazioni sensibili tra di loro, ma diffondiamo anche i principali finding online gratis, in modo che tutti ne possano beneficiare.

Il suo TED talk sul fallimento è molto potente. Qual è il suo pensiero su questo tema?

Le fondazioni hanno un’opportunità unica: prendere rischi per generare impatto sociale. Abbiamo le risorse che altri non possiedono e dobbiamo essere accountable solo verso noi stessi. Ovviamente bisogna sempre avere forti aspettative di successo, ma a volte dobbiamo affrontare il fallimento e non dobbiamo aver paura di sbagliare. Il punto importante, nella filantropia come nella vita direi, è imparare dal fallimento – se questo accade, può ancora essere un successo! E quello che apprendi devi condividerlo, per permettere alle altre fondazioni di crescere e migliorare grazie alla tua esperienza. Questa è la strada per creare un vero valore aggiunto.

Vi faccio un esempio: la Jazi Foundation sostiene un’organizzazione (Achievers), che ha una mission semplice: educare le ragazze nelle baraccopoli in Ghana. Il loro sogno era scalare l’organizzazione in modo da aiutare sempre più ragazze. Ma dopo tre anni di supporto, abbiamo compreso che più grande non è sempre meglio. Per loro era diventato incredibilmente complesso gestire un’organizzazione vasta e gli Achievers rischiavano di fallire proprio a causa delle nuove dimensioni. Ecco perché dopo averli aiutati a crescere, ora li stiamo aiutando a ridursi!

Il punto importante, nella filantropia come nella vita direi, è imparare dal fallimento – se questo accade, può ancora essere un successo!

Ultima domanda: cosa significa seguire i pilastri della filantropia strategica e dell’effective giving?

La filantropia strategica e l’efficacia non sono sempre necessariamente collegate: puoi praticare la filantropia strategica – erogando fondi non vincolati, garantendo un supporto pluriennale ecc. – e diventare veramente efficiente. Ma se supporto le cause, i progetti o le non profit sbagliate, non sarai mai efficace. Potresti persino avere un impatto negativo. La chiave è quindi collegare la filantropia strategica all’approccio di effective giving.

Noi scegliamo di sostenere organizzazioni che operano in modalità evidence-based, che usano approcci come gli studi randomizzati controllati per verificare il proprio impatto, e che abbiamo una conoscenza profonda del loro campo di azione e una solida Theory of Change. Crediamo che la scelta corretta della non profit valga l’80% del tuo impatto, e le modalità di filantropia strategica producano il restante 20%.

La chiave è collegare la filantropia strategica all’approccio di effective giving, scegliendo organizzazioni che operano in modalità evidence-based, che verificano il proprio impatto, e che hanno una conoscenza profonda del loro campo di azione e una solida Theory of Change

Per informazioni: http://www.jazifoundation.org

Per approfondire il movimento dell’Effective Altruism, consigliamo il TED talk del Fondatore Peter Singer: http://www.effectivegiving.nl/petersinger-ted/

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