L’importanza della governance per generare impatto sociale. Il caso della Fondation Leenaards

La Fondation Leenaards dalla scomparsa del suo fondatore ha già destinato oltre 150 milioni di euro a progetti selezionati attraverso una governance strutturata che comprende quattro commissioni di esperti e quattro giurie. Ne discutiamo con Peter Brey, direttore della Fondation Leenaards

L’importanza della governance per generare impatto sociale. Il caso della Fondation Leenaards

Fondazione di famiglia e filantropia strategica : un binomio possibile e un trend in crescita.

Ne parliamo oggi con Peter Brey, direttore della Fondation Leenaards, una fondazione di famiglia creata nel 1980 che ha già sostenuto progetti per un ammontare pari a 150 milioni di euro nei seguenti ambiti: cultura, anziani e società, scienza, con una attenzione particolare all’impatto sociale della sua azione.

 

Grazie Peter Brey per questa intervista. Vorrei partire dalla storia della Fondazione per comprenderne l’evoluzione e sapere come sono stati scelti gli ambiti di intervento.

Il nostro fondatore, Antoine Leenaards (1895-1995), proviene da una modesta famiglia belga. Partito dal niente, è divenuto un prospero industriale. In seguito alla prematura scomparsa dell’unico figlio, Joseph, decide con sua moglie Rosa di creare la Fondation A. R. et J. Leenaards, il 26 agosto 1980 a Losanna. Al momento della scomparsa di Antoine Leenaards, la Fondazione ha ereditato l’intero patrimonio, circa 300 milioni di euro.

Durante la sua vita, il fondatore ha sempre tentato di trasformare il suo denaro in azioni a beneficio di un reale impatto sociale. La sua visione delle cose si inserisce in quelli che oggi sono i temi della “filantropia strategica” e dell’“impact investing”. Ma se è facile parlarne, decisamente più complicato è applicare concretamente questi concetti, facendo realmente la differenza per la società circostante. Come tutte le fondazioni con un capitale, e anche in Italia ne avete parecchie, il nostro obiettivo è quello di trasformare il denaro in risultati con effetti moltiplicatori. Abbiamo abbandonato l’idea di sostenere una moltitudine di progetti senza una vera coerenza tra di loro.

Per ottenere impatto sociale, è fondamentale scegliere un campo d’azione ben preciso. Nel nostro caso ne abbiamo individuati tre: un ambito culturale, un ambito denominato “anziani e società” (problematiche legate all’invecchiamento della popolazione e alla qualità della vita degli anziani) e un ambito scientifico. Se i campi d’azione sono rimasti gli stessi dall’origine della Fondazione, sono invece cambiate le priorità all’interno di ciascun ambito, evolvendosi sulla base del contesto e dei bisogni sociali.

Al fine di restare al passo con un mondo in costante mutamento, rivediamo il nostro piano strategico ogni cinque anni. Questa strategia ci permette di definire ciò che possiamo fare e soprattutto ciò che non possiamo fare e questo è l’aspetto più importante di una buona strategia. Una fondazione come la nostra ha per forza di cose risorse limitate in termini di tempo, soldi, persone e capacità di monitorare nel tempo l’andamento dei progetti. Per questo abbiamo scelto di orientare la nostra azione nel territorio attorno al lago di Ginevra (Cantoni Vaud e di Ginevra), regione tra l’altro particolarmente dinamica. Questa delimitazione geografica permette di massimizzare l’impatto della nostra azione.

Abbiamo abbandonato l’idea di sostenere una moltitudine di progetti senza una vera coerenza tra di loro. Per ottenere impatto sociale, è fondamentale scegliere un campo d’azione ben preciso. 

 

Come valutate l’impatto sociale della vostra azione ?

Per ottenere dei risultati tangibili, è importante determinare con chiarezza il campo d’azione della Fondazione, così come gli obiettivi da raggiungere. Nel nostro caso, abbiamo tre ambiti d’azione ben precisi e si tratta di comprendere il processo all’interno del quale i progetti sostenuti si collocano, dato che è elemento chiave avere una idea ben precisa circa la direzione da perseguire per ognuno di essi.

Rispetto agli indicatori, non tutte le tipologie di attività sono misurabili, almeno non nella stessa maniera. E’ quindi necessario saper distinguere se si tratta di indicatori utili o meno alla valutazione di una azione.

 

Considerando l’insieme dei campi d’azione, la Fondation Leenaards ha sostenuto più di 170 progetti nel 2016, sui circa 600 pervenuti. Dalla scomparsa di Antoine Leenaards nel 1995, sono stati destinati più di 150 milioni di euro di progetti selezionati. Quali sono i criteri chiave nella scelta dei progetti da sostenere?

La società evolve grazie all’azione di individui creativi, intraprendenti e competenti. La Fondation Leenaards si è data per mission di sostenere finanziariamente queste persone al fine di permettere loro di rivelare pienamente il proprio talento e di concretizzare progetti pionieristici. Vogliamo concentrare la nostra azione là dove possiamo indurre una dinamica creativa.

Una fondazione filantropica come la nostra, con dei mezzi limitati, deve sapere come fare delle scelte. Delle scelte basate sulla qualità e la pertinenza dei progetti, ovviamente, ma anche sulla loro capacità di indurre un effetto moltiplicatore. Parallelamente a questo sostegno finanziario, la nostra Fondazione si impegna ugualmente a trasmettere il know-how, condividendo esperienze o mettendo in relazione attori provenienti da differenti orizzonti che non per forza avrebbero avuto l’idea di lavorare insieme.

Oggi investiamo molto tempo nelle fasi iniziali di certi progetti strategici, organizzando workshop per identificare direttamente con i beneficiari gli scopi del progetto, gli indicatori da raggiungere e il processo da seguire. Parlare una lingua comune, fin dall’inizio del progetto, è molto importante. Sosteniamo questo genere di progetti per un periodo di tre o quattro anni generalmente, in modo da poter dare vita a un vero effetto leva.

Investiamo molto tempo nelle fasi iniziali di certi progetti strategici, organizzando workshop per identificare direttamente con i beneficiari gli scopi del progetto, gli indicatori da raggiungere e il processo da seguire

 

Il Consiglio della Fondazione si appoggia su una struttura organizzata attorno a una squadra di direzione composta da quattro commissioni di esperti e da quattro giurie. In totale, la Fondation Leenaards può contare sull’appoggio di una cinquantina di esperti dalle competenze specifiche. Come avete scelto questo sistema di governance e i membri dei vari organi ?

Mi piace sottolineare il fatto che un sistema di governance efficiente è fondamentale per il buon funzionamento di una fondazione. Da solo non basta a garantire un buon risultato, ma certamente, un sistema di governance inefficiente rende la realizzazione della mission praticamente impossibile.

Nel nostro caso, la governance della Fondazione non ha smesso di evolversi dalla sua origine. Nel 1996 in seguito alla scomparsa di Antoine Leenaards, il Consiglio della Fondazione ha dato vita a una struttura comprendente commissioni di esperti per ogni campo di attività, tra cui una commissione finanziaria indipendente. Ciascuna di esse è presieduta da un membro del Consiglio della Fondazione, in modo da assicurare un passaggio di informazioni fluido e facilitare il processo decisionale. Questo sistema di governance in rete con una cinquantina di esperti è una struttura relativamente unica. Dare vita a una rete di esperti è sempre una missione difficile da strutturare. Nel nostro caso, la buona reputazione della Fondazione e la qualità dei progetti sostenuti ha aiutato notevolmente l’avvio dell’iniziativa. I membri sono a loro volta contenti di condividere le loro competenze a beneficio della società e di avere occasioni di scambio con esperti di altri ambiti, il tutto in un contesto neutro, godendo di libertà e indipendenza nella riflessione e nell’azione. Questa struttura, che si basa sull’interdisciplinarietà, è una fonte di arricchimento reciproco che speriamo di mettere il più possibile a disposizione delle organizzazioni che sosteniamo.

Un sistema di governance efficiente è fondamentale per il buon funzionamento di una fondazione. Da solo non basta a garantire un buon risultato, ma certamente, un sistema di governance inefficiente rende la realizzazione della mission praticamente impossibile

 

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