Fondazione Snam: impresa sociale, economia circolare e valorizzazione del territorio

“Mettiamo a disposizione della collettività che vuole crescere le competenze, l’esperienza e le risorse umane specializzate che hanno distinto Snam in quasi 80 anni di servizio al paese”.

E’ questa la missione della Fondazione Snam annunciata nel 2017, all’atto della sua costituzione, dal presidente di Snam Carlo Malacarne (nella foto – NdR).

Le premesse sono solide. La vocazione di Snam alla responsabilità sociale ha radici profonde: solo per citare un esempio, l’azienda viene regolarmente riconfermata, da oltre 10 anni, nel Dow Jones Sustainability World Index, principale indice borsistico mondiale di valutazione delle performance di sostenibilità delle imprese.

La Fondazione, frutto dello spirito pionieristico di Snam, mette a sistema le capacità proprie e quelle delle imprese sociali di creare valore e migliorare la condizione umana.

“Siamo convinti – spiega Malacarne, che è anche presidente della Fondazione – che si possa essere inclusivi e solidali portando avanti in parallelo profitto e bene comune. Promuoveremo e sosterremo iniziative che vanno in questa direzione”.

Ed è così che, attenta alle riflessioni del magistero di Papa Francesco, Fondazione Snam si pone al centro del dibattito sociale “come quel soggetto attivo, progressivo e critico” che l’antropologo gesuita Michel de Certeau ha individuato nel popolo.

Fondazione Snam è un investitore sociale con una struttura agile e trasparente, modello di riferimento per partner del terzo settore dotati di spirito imprenditoriale e generativo, con cui anima un profilo innovativo dell’ecosistema sociale.

“Valutiamo buone idee, vocazione, dinamicità e trasparenza e poi intraprendiamo insieme un percorso di posizionamento e crescita” dichiara il presidente.

L’ambito di applicazione è determinato dalla coerenza con la vocazione di Snam, ad esempio ma non solo nel settore dell’economia circolare, dell’efficienza energetica, della decarbonizzazione, con presenza su prioritarie aree di vulnerabilità (area fisica o soggetti vulnerabili).

Fondazione Snam, quale ente strategico di impresa è guidata da un Consiglio di Amministrazione composto da tre figure: il presidente della Fondazione che è anche il presidente dell’azienda (Carlo Malacarne), il vice presidente che è anche l’amministratore delegato dell’azienda (Marco Alverà), un consigliere di Snam che è anche membro del comitato di sostenibilità dell’azienda (Lucia Morselli). La struttura gestionale è costituita da un direttore generale che mantiene anche la carica aziendale (Patrizia Rutigliano, Executive Vice President Government Affairs, Corporate Social Responsibility and Communications), da un vice direttore generale totalmente dedicato (Dario Manigrasso) e da una serie di figure con competenze mirate (sviluppo, project management, comunicazione). A tendere, la struttura verrà rafforzata per far sì che le tematiche del terzo settore facciano sempre più parte della quotidianità di Snam.

La spinta è fortemente innovativa e l’andamento è mondiale. Fondazione Snam l’ha colto e cavalcato.

“L’imprenditoria di successo si sta focalizzando sempre più sulla valorizzazione dell’impatto sociale delle proprie attività. Noi questa sensibilità l’abbiamo percepita e raccolta con entusiasmo e quindi ci siamo proposti come integratore strategico di competenze” prosegue Malacarne.

Fondazione Snam si avvale degli strumenti individuati dalla riforma del terzo settore. Dispone di fondi, valuta e partecipa alla realizzazione del modello, funge da incubatore e mentore di idee, prende parte alla vita dell’impresa e al suo percorso sia acquisendo partecipazioni che creando nuove entità.

Un investitore sociale, pertanto, con il dichiarato obiettivo di andare oltre la pura elargizione di fondi. “E’ uno spazio in cui operano già molti soggetti motivati e con grandi capacità: il nostro obiettivo è creare sempre maggior fiducia in un sistema economico attento al miglioramento della qualità di vita delle persone”, afferma Malacarne.

La Fondazione muove passi calibrati per massimizzare l’impatto di ogni singola azione. In questo primo anno di attività, ha aderito a Welfarecheimpresa!, un progetto multistakeholder che costituisce un modello di investimento sociale a cui guardare con attenzione. Welfarecheimpresa! ha messo le basi per il superamento del puro sostegno diretto puntando sulla formazione per fare impresa.

Sempre in pochi mesi di vita, per una seconda iniziativa denominata Tesori (Terre Solidali in Reti Inclusive), è stato individuato Confagricoltura come partner strategico. Il progetto si è concretizzato in un concorso lanciato lo scorso febbraio. Con Confagricoltura, Fondazione Snam ha aperto un canale alle idee sull’agricoltura sociale, che ha dato già il via a due progetti sostenibili. Ai vincitori, la Fondazione mette a disposizione terreni di proprietà di Snam in comodato d’uso gratuito per 10 anni, a cui si aggiunge un contributo a fondo perduto per il lancio dell’impresa. Il patrocinio del progetto include un Master online in agricoltura sociale erogato dall’Università di Tor Vergata di Roma. Ed ecco dunque, al centro del progetto, non solo la riqualificazione del territorio ma anche la formazione e lo startup dell’attività. La stessa erogazione del contributo economico viene poi scandita dall’avviamento d’impresa.

Una terza iniziativa denominata Free Energy rivolta alle persone di Snam ha avuto avvio nel mese di aprile. L’iniziativa ha lo scopo di coinvolgere i dipendenti nella realizzazione dei progetti della Fondazione attraverso la condivisione di esperienze nel campo sociale.

Le persone di Snam possono infatti proporre idee o segnalare progetti per il perseguimento di finalità sociali nei settori di intervento di Fondazione Snam, attivare un processo di matching su donazioni da loro effettuate a enti del terzo settore e segnalare enti nei quali svolgono attività di volontariato.

Fondazione Snam partecipa inoltre al Lang Philanthropy Day, rispondendo a un preciso orientamento strategico che vede nella creazione di partnership con gli attori che operano nel campo della filantropia un elemento essenziale per garantire una maggiore efficacia e sostenibilità degli interventi. Durante il suo primo anno di vita, Fondazione Snam ha aderito a Assifero (Associazione nazionale di categoria delle Fondazioni ed Enti filantropici italiani) e ad EVPA (European Venture Philanthropy Association),

“Vogliamo proporci – conclude Malacarne – come motore di innovazione sociale intervenendo in aree di interesse pubblico. Puntiamo a creare buone pratiche che diventino un modello di riferimento”.

 

 

 

 

PY DAY 

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