Le nuove 7 pillole sullo scenario filantropico globale

Dal Corso Executive in Filantropia Strategica 2015

A conclusione del Corso Executive in Filantropia Strategica 2015, ecco le sette pillole selezionate per voi da Fondazione Lang Italia. Arrivederci a gennaio 2016 per la Quarta Edizione!

1) Prima partnership pubblico-privata per il social impact investing: si tratta del Social Impact Accelerator (SIA), il primo fondo di fondi europeo lanciato dall’European Investment Fund in partnership con investitori privati, che prevede un investimento di 60€ mln a sostegno delle imprese sociali in Europa.

2) Promuovere l’economia sociale: il Ministro per lo Sviluppo Regionale del Portogallo ha annunciato il lancio del più grande fondo per l’innovazione e l’imprenditoria sociale capitalizzato con 122 milioni di euro, primo utilizzo in tal senso dei fondi strutturali europei.

3) Ruolo crescente delle fondazioni d’impresa a supporto dei giovani.  Le Fondazioni di impresa hanno allocato nel periodo 2011-2014 circa 45 milioni di euro nel periodo 2011-2014 su progetti per giovani. I finanziamenti erogati risultato in crescita del 30% rispetto al 2012.

4) Progressiva emersione dell’impact investing. Si contano circa 500 veicoli di impact investing nel mondo per un valore di circa 50 miliardi di dollari.  Si stima che l’impact investing abbia il potenziale di crescere fino al 1-2 % degli asset gestiti globalmente, per un ammontare di 500 miliardi – 1 trilione di dollari.

5) In primo piano il “valore aggiunto” delle Fondazioni Bancarie. Le Fondazioni Bancarie nel 2013 hanno destinato all’attività istituzionale 1.287,3 milioni di euro. Spesso accusate di distribuire contributi a pioggia in modo arbitrario, si pongono sempre di più la questione del “valore aggiunto” che forniscono al territorio per valorizzare il proprio operato.

6) Crescita a doppia cifra per gli investimenti responsabili. Si va dal +22,6% degli investimenti tematici  al +132% dell’impact investing rispetto al 2011, con un progresso più marcato rispetto a quello del mercato del risparmio gestito.

7) La non-neutralità della finanza diventa mainstream. Emerge sempre di più il concetto di “non neutralità” della finanza (del risparmiatore, dell’investitore e dell’intermediario) rispetto ai fini dell’attività economica finanziata: il criterio più perseguito è quello delle “esclusioni tematiche” con 6.853.954 euro investiti, quasi raddoppiati rispetto al 2011.

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