Giving while Living: l’esperienza della Fundación P.U.P.I.

L'intervista al Presidente Andrés de la Fuente

Giving while Living: l’esperienza della Fundación P.U.P.I.

Il giving while living è un approccio imprenditoriale alla filantropia che prevede un coinvolgimento attivo e una trasmissione di  competenze e tempo – in aggiunta alla devoluzione monetaria – nel corso della propria vita. Inaugurato da Chuck Feeney nel 1982, questa tendenza è in rapida crescita con l’affermarsi di sempre più giovani filantropi che vogliono fare una differenza per la comunità e impegnarsi a raggiungere determinati risultati di impatto sociale. 

In occasione del suo quindicesimo anniversario approfondiamo il modello operativo di Fundación P.U.P.I., esempio italo-argentino di giving while living promosso da Javier Zanetti e da sua moglie Paula de la Fuente nell’intervista con Andrés de la Fuente, Presidente della Fondazione. 

  

Quali motivazioni vi hanno spinto alla creazione della Fundación P.U.P.U., un modello che ha coinvolto la famiglia in un progetto strutturato a favore della comunità e in particolare dei bambini e dei giovani?

Le motivazioni sono principalmente quelle di Paula e Javier Zanetti che hanno fortemente voluto che nascesse la Fundación PUPI. Javier, dopo alcuni anni dal trasferimento in Italia, ha iniziato a capire le proprie potenzialità e capacità per dare una risposta concreta alla situazione che si stava creando a Buenos Aires. Insieme a sua moglie Paula ha immaginato la possibilità di intervenire sulla situazione di vulnerabilità in cui si trovavano bambini e adolescenti. Hanno deciso quindi di coinvolgere amici e professionisti del settore per cercare di creare uno spazio di sostegno a quella difficile realtà. Presa questa decisione nel lontano maggio 2001, in un momento in cui l’Argentina stava sprofondando in una profonda crisi sociale e politica e sull’orlo della guerra civile, la Famiglia Zanetti ha cercato di strutturare un progetto chiamato UN’ALTERNATIVA DI VITA, inizialmente mirato a dare supporto e spazio a bambini e bambine dai 3 a 6 anni, con la finalità principale di accompagnarli nella loro crescita. 

Dopo il primo anno di lavoro, avendo osservato anche le necessità del contesto in cui abbiamo iniziato ad operare, è stato necessario allargare le azioni e sviluppare progetti dedicati alle famiglie, alla riqualificazione abitativa, alla qualificazione al lavoro dei genitori, e all’utilizzo dello sport come strumento d’inserimento sociale e formativo per tutta la famiglia e per l’intera comunità d’appartenenza.

 

 

La Fondazione ha di recente celebrato il suo quindicesimo compleanno: qual è stato il traguardo più importante che avete raggiunto in questi anni in termini di risultati e dell’impatto sociale conseguito a favore dei bambini e dei giovani in difficoltà? 

In questi 15 anni abbiamo sviluppato un programma integrale di lotta contro la vulnerabilità che inizia con l’azione su bambini e bambine a partire da dopo i primi 45 giorni dalla nascita fino ai 13 anni accompagnando la loro crescita, attraverso progetti che utilizzano l’educazione, la musica, l’arte e lo sport come strumenti per l’inclusione sociale.

Tutti i progetti educativi, culturali e sportivi coinvolgono bambini e bambine insieme alle loro famiglie e alla comunità d’appartenenza. Il nostro più grande traguardo in questi anni è stato lo sviluppo di questo modello integrale d’intervento, che produce modifiche nella qualità di vita degli individui coinvolti, producendo impatto sociale e in fine influenzando e modificando l’agenda pubblica in tutto il territorio Argentino.

Infatti da un anno a questa parte, il governo Argentino ha iniziato a sviluppare una politica nazionale rivolta alla prima infanzia sulla base del nostro progetto MAMA AMOR.

 

  

Quanto è importante per una realtà come la vostra poter lavorare con altri partner per potenziare la strategia di intervento e quali sono le priorità che vede nel futuro della Fondazione? 

Per noi la politica di alleanze con altre organizzazioni sociali, individui e organizzazioni governative è una risorsa imprescindibile per la realizzazione concreta del nostro lavoro. Siamo convinti che l’unica forma di consolidamento di intervento sociale di successo sia attraverso lo sviluppo di alleanze tra le organizzazioni/soggetti che operano in maniera efficace sulle varie problematiche e soggetti in grado di supportare e sostenere questi interventi, potenziando punti di forza e minimizzando debolezze. 

Considerando la nostra attuale realtà – e dando uno sguardo alla problematica allargata della povertà in Argentina (dove 1 abitante su 3 si trova sotto la linea di povertà) – è necessario proiettarsi verso un programma nazionale d’intervento che, sulla base della nostra esperienza locale, possa applicarsi su tutto il territorio. Per arrivare a tutto ciò, siamo in fase di avviamento del progetto COSTRUIRE UN NOI che coinvolge aziende, organizzazioni sociali, individui e anche lo Stato nel tentativo di creare spazi che mirano a risolvere queste problematiche, attraverso azioni adeguate nel momento giusto. In questo modo, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori della società avremo più possibilità di affrontare una problematica così complessa e di queste dimensioni.

 

 

Per ulteriori informazioni: http://www.fondazionepupi.org/ 

Leggi (Centro Studi Lang sulla Filantropia Strategica)
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