I risultati dello studio di misurazione dell’impatto dell’Associazione CAF Onlus

Fondazione Lang Italia presenta la prima analisi che misura attraverso il metodo SROI il valore generato dall'operato di CAF nell’ambito dell’accoglienza ai minori

I risultati dello studio di misurazione dell’impatto dell’Associazione CAF Onlus

Si stima che nel nostro Paese i minori allontanati dalle famiglie di origine a causa di situazioni di abbandono, violenza e grave disagio familiare siano circa 31.000. Più della metà è ospitata presso strutture di accoglienza e servizi residenziali, pubblici o privati, che offrono loro un ambiente ospitale e familiare in cui intraprendere un percorso di recupero psicofisico e di integrazione nella società.

A prendersi cura di questi minori a Milano c’è CAF Onlus – Centro Aiuto Minori e Famiglie che, dalla sua fondazione nel 1979 a oggi ha accolto oltre 1.000 minori e offerto un importante sostegno alle famiglie in crisi.

Ma se dal punto di vista della loro cura si comprende facilmente l’importanza che il lavoro dell’associazione riveste per i beneficiari e la comunità, è possibile misurare in modo concreto il cambiamento che l’agire di CAF produce nel contesto sociale, economico e culturale in cui opera?

A calcolare il valore monetario dell’impatto sociale prodotto da CAF è stata Fondazione Lang Italia, ente che promuove approcci filantropici e di investimento sociale per la crescita delle fondazioni e delle organizzazioni non profit. Per farlo ha utilizzato l’indicatore SROI – Social Return On Investment arrivando a determinare che, in media, a ogni euro investito da CAF nei suoi principali servizi corrisponde un valore di 3,1 euro generati in termini di risparmio per la collettività.

Lo studio, presentato a Milano il 24 ottobre nel corso del V Lang Philanthropy Day, è il primo in Italia in grado di dimostrare quanto i servizi nell’ambito dell’accoglienza e della cura dei minori in condizioni di disagio incidono positivamente sulla spesa pubblica. Il risparmio stimato è infatti calcolato tenendo in considerazione diverse voci di spesa che, grazie all’operato di CAF, non graveranno più sulle casse dello Stato. Tra queste, ad esempio, i costi per le cure sanitarie dovute a maltrattamenti (farmaci, ricoveri ospedalieri, cure psicologiche), i costi scolastici straordinari (insegnanti di sostegno) e di accoglienza in comunità e quelli per gli interventi dell’Autorità di pubblica sicurezza e per l’attivazione dei tribunali.

Il metodo SROI quantifica in denaro il valore sociale creato da una organizzazione e diventa uno strumento per capire se il suo lavoro stia facendo davvero la differenza. È calcolato mettendo in rapporto il valore monetario del cambiamento generato (outcome) con gli investimenti necessari per produrlo (input).

Per rendere più significativo il processo di valutazione nel caso di CAF si è scelto di tenere come riferimento temporale il triennio 2014-2016 e di considerare gli effetti sociali prodotti da 5 fondamentali servizi erogati dall’associazione al territorio, ovvero: il servizio di prevenzione “Diventare Genitori”, il servizio affido, i servizi di accoglienza e cura residenziale per bambini da 3 a 12 anni e per ragazzi da 13 a 18 anni; il servizio di accoglienza e cura semi-residenziale per ragazzi da 13 a 18 anni.

Il calcolo dello SROI dimostra come la filantropia, cioè il sostegno ad attività socialmente utili tramite l’erogazione di risorse frutto della generosità di persone o imprese, non abbia un mero ruolo redistributivo ma possa costituire un investimento in grado di generare ricchezza perché le attività sostenute promuovono capitale sociale, reddito, occupazione e partecipazione alla vita comune.

 

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