Leap Update: Ragionare con il cuore

Leap Update: Ragionare con il cuore

Il mese scorso abbiamo discusso di un incontro particolare con lo staff della Weingar Foundation. Oggi approfondiremo il ruolo dei leader empatici che hanno guidato la fondazione ad evolvere da semplice firmatario di assegni a leader nazionale in filantropia strategica.

Fred Ali, CEO della Fondazione, si unì ai Jesuit Service Corps nel 1972 venendo assegnato come docente per bambini Yupik in una scuola di St.Mary in Alaska, villaggio accessibile solo tramite aereo e nave. Rimase a lavorare e a sostenere i nativi per 19 anni: “Ho amato il periodo in Alaska ma ho capito cosa significa essere discriminato per via della razza” riporta Ali. Molte persone Yupik, inclusa la sua futura moglie Liz, non apprezzavano che lui e altri non-nativi vivessero nella zona.

Liz e la sua famiglia riuscirono alla fine a vedere Ali nel modo in cui la Weingart vede i propri beneficiari oggi: persone avvicinabili improntate a criteri quali giustizia, inclusione ed equità. Fred e Liz si sposarono nel 1977 e si trasferirono a Los Angeles a fine anni ’80, dove Fred venne reclutato per guidare Covenant House. Trascorse i successivi dieci anni per trasformare una piccola non profit in una agenzie multi-servizio focalizzata sui risultati per giovani senzatetto. Nel 1999, il board della Weingart scelse Ali come primo componente professionale dello staff della fondazione.

La prima assunzione di Ali porta frutti ancora oggi: Belen Vargas, vice presidente dei programmi della Weingart, nata e cresciuta a Los Angeles e figlia di un immigrato irregolare del Messico.

Quando Vargas aveva nove anni, nacque sua sorella con una forte disabilità intellettuale. Vargas doveva fare in modo che la sorella accedesse ai servizi sanitari e sociali, perché i genitori non parlavano né scrivevano in inglese. Vargas scelse di frequentare la Cal State University, laureandosi in legge, per lavorare a favore di bambini con disabilità, per fornire accesso e risorse a chi vive in condizioni di marginalizzazione.

Per trasformare la cultura della Weingart, Ali e Vargas sapevano di dover costituire un team che avesse esperienze personali delle problematiche che riguardano i beneficiari che la Fondazione vuole servire. Delle 19 persone di staff, 15 sono di colore. Il senior program officer Rosa Benitez è figlia di immigrati messicani che hanno vissuto senza documenti per anni. Vy Nguyen, direttore dei progetti speciali e della comunicazione, è arrivato negli Stati Uniti come giovane rifugiato dalla guerra in Vietnam. Angela Carr, grant manager, ha affrontato il vagabondaggio e l’insicurezza alimentare per tutta l’infanzia.  Questa diversità si riscontra anche nel board della Fondazione. E la cosa migliore è che l’organizzazione non ha rinunciato in termini di competenze nel momento in cui ha scelto di arricchirsi in termini di varietà razziale, etnica e socio-economica.

E ora alcuni aggiornamenti dalla Leap Community:

  • In “Filling Essential Gaps in Nonprofit Leadership,” Bill Meehan e Kim Jonker condividono una pillola del loro nuovo splendido libro Engine of Impact. Crediamo così tanto in questo libro da aver distribuito copie a oltre 200 colleghi. Traendo spunto dalle ultime ricerche e da decenni di esperienza come docenti e consulenti, Meehan e Jonker offrono un modello per aumentare la performance molto in linea con la Leap Ambassadors Commmunity. Congratulazioni agli autori per il messaggio diretto ai board (“Molte del lavoro necessario e rendere le non profit più efficaci deve far leva in primis sul lavoro dei membri del cda che guidano le organizzazioni”) e ai donatori (“Non donate alle non profit i cui board sono passivi e poco coinvolti”).
  • Se siete un ente erogatore, vedete i vostri beneficiari come partner più che come implementatori e volete comprendere come costruire una relazione di successo, data un’occhiata a  Relationships Matter: Program Officers, Grantees, and the Keys to Success, l’ultimo report del Center for Effective Philanthropy (CEP). Il report contiene leve operative dall’analisi dei dati di oltre 20.000 non profit e dimostra come “il modo migliore per potenziare le relazioni tra finanziatori e non profit consiste nel 1) comprendere le organizzazioni e il contesto in cui lavorano e 2) aumentare la trasparenza dei funders nei confronti dei propri beneficiari. 
  • In un momento in cui le molestie sessuali riempiono i quotidiani, è interessante consultare la rigorosa iniziativa Straight Talk on Evidence su questo tema. Lo studio analizza l’EAAA Sexual Assault Resistance program, sviluppato da un professore della University of Windsor, che ha avuto “effetti dimostrabili su un outcome chiave – tasso di stupri – e non su outcome surrogati quali la conoscenza da parte delle donne delle strategie di risposta e della percezione della propria capacità di difendersi.
  • In What’s Standing in the Way of the Spread of Evidence-based Programs?,” Alex Neuhoff, Eliza Loomis, e  Farhana Ahmed di Bridgespan condividono i risultati provocatori della loro analisi di 46 programmi efficaci di benessere infantile e giustizia minorile. La maggior parte dei programmi rimangono “nell’armadio” e non solo perché sono pochi i finanziatori che forniscono capitali di crescita: un altro fattore si ritrova nel fatto che chi implementa programmi basati sui dati di efficacia ha poco interesse ad espandersi. Perché? La risposta chiave è che la maggior parte di questi programmi esce dalle università, che sono strutturate per sviluppare e testare i programmi mentre non hanno staff né incentivi finanziari a tradurre le iniziative più efficaci in applicazioni sul campo. 
  • Natale fa rima con generosità. Quindi se state pensando a donare, date un’occhiata e diffondere la nuova High Impact Giving Guide del Center for High Impact Philanthropy. Si tratta di una preziosa risorsa per chi preferisce donare a organizzazione validate rigorosamente da esperti piuttosto che a quelle che inviano patinate brochure promozionali. Siamo lieti di vedere alcune delle nostre non profit preferite in termini di performance nella lista, tra cui Nurse-Family Partnership, Youth Villages, Year Up, BRAC, e VillageReach.
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