Leap Update: Una ricerca appassionata e personale della performance

Leap Update: Una ricerca appassionata e personale della performance

Leggendo sul Chronicle of Philanthropy di maggio l’articolo dedicato alla Leap Ambassadors Community, siamo rimasti colpiti da una citazione del nostro amico Brad Dudding, COO del Center for Employment Opportunities. Dudding ha impiegato una metafora calzante per illustrare uno degli obiettivi principali della Community: “In questo momento è in corso un martellamento rivolto ai funders per portarli a bordo“.

Aggiungeremo un altro punto: la tattica del riflettore. E’ questo che useremo il prossimo mese quando pubblicheremo una serie di profili di finanziatori fuori dal gregge che stanno lavorando ottimamente per supportare la performance delle non profit. Il nuovo profilo presenterà il modello filantropico di Duncan Campbell, settantatreenne ex-investitore nel settore del legname che ha dedicato un ammontare rilevante di tempo, risorse e impegno per migliore le prospettive di vita di migliaia di bambini.

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Lowell ha avuto la fortuna di incontrare Duncan di recente a Portland, Oregon, negli headquarter nazionali di Friends of the Children (FOTC), il programma di mentoring da lui lanciato 25 anni fa insieme allo psicologo infantile Orin Bolstad. La conversazione ha toccato vari temi — dal sistema di performance management di FOTC alle esperienze giovanili che hanno acceso la passione di Duncan di aiutare bambini vulnerabili a diventare più resilienti.

Quando Duncan – “nessuno mi chiama Mr.Campbell” – aveva tre anni, si svegliò nel cuore della notte non trovando i suoi genitori da nessuna parte. Reprimendo le lacrime, “Mi vestii e cominciai a girare nelle strade per cercarli”. Alla fine un poliziotto lo condusse in un vicino bar del quartiere: i genitori erano lì, completamente persi nell’alcol. Alcuni anni dopo, un estraneo che i genitori avevano portato in casa, si addormentò nella camera di Duncan con una sigaretta accesa: Duncan si risvegliò mentre il materasso su cui era riverso lo sconosciuto era in fiamme. “Sopravvissi solo perché un tassista di passaggio vide le fiamme, ruppe la mia finestra e mi trascinò fuori”.

Grazie all’aiuto di un paio di adulti di supporto e molti lavori part-time, Duncan riuscì a iscriversi e concludere gli studi da avvocato, fondando infine la Campbell Global, una delle prime compagnie di investimento nel legno al mondo. Dopo anni a combattere con piccoli affari, una partnership strategica permise all’azienda di Duncan di entrare nel giro degli investitori istituzionali: l’uomo i cui genitori potevano a mala pena permettersi di ubriacarsi era diventato ricco oltre ogni sua immaginazione e aspirazione.

A differenza di chi diventa ricco e cerca una causa da sostenere, Duncan sapeva esattamente cosa fare con le proprie risorse: produrre una differenza significativa e misurabile per bambini in situazioni simili a quella in cui egli stesso era cresciuto. “Sono il più grande ottimista cinico che potrai mai incontrare. Per l’infanzia che ho avuto, tutto dev’essere molto concreto. Qualsiasi cosa avessi fatto per i bambini, sapevo che doveva essere basato su dati reali e outcome specifici.”

Grazie al supporto coraggioso e non preponderante di Duncan e alla leadership del presidente di FOTC (e Leap Ambassador) Terri Sorensen, FOTC sta lavorando esattamente in questo senso: nel 2016, l’organizzazione è stata celebrata da Social Solutions per l’utilizzo di un sistema di performance management che permette di “produrre un impatto significativo sui beneficiari finali”. L’organizzazione implementa valutazione degli outcome, condotte da terze parti ogni anno, che dimostrano come l’83% dei partecipanti ai programmi abbia concluso il liceo, il 93% rimane fuori dal sistema giudiziario giovanile, e il 98% evita la genitorialità precoce – dati incredibilmente migliori di quelli di bambini similari che non ricevono i servizi di FOTC. Al momento sta conducendo uno studio randomizzato controllato longitudinale di valutazione dell’impatto – i risultati sono ancora parziali ma le prospettive sono ottimistiche.

Vi aggiorneremo non appena il profilo sarà pronto: crediamo sia un caso di studio esemplare di come i donatori individuali possano utilizzare la propria passione e motivazione personale per alimentare la performance delle non profit e trasmettere un senso di rilevanza, obiettivo e gioia.

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