Leap Update: quali sono le buone pratiche delle Fondazioni efficaci?

“I finanziamenti unrestricted e multilivello, insieme al supporto per il rafforzamento dell’organizzazione, funzionano”. Con questa premessa fondamentale, la scorsa settimana i leader di Ford Foundation si sono riuniti con lo scopo di individuare la strada per diffondere questo assunto fra gli enti erogatori che hanno a cuore l’efficacia dei beneficiari ma che ciononostante perpetuano le pratiche che generano il cosiddetto “nonprofit starvation cycle”.

Non è una coincidenza che molti dei leader che hanno preso parte all’incontro provenissero da organizzazioni che da tempo hanno fatto proprio il mantra che i finanziamenti per progetti a breve termine possano avere un ruolo, ma che è impensabile sperare di risolvere gli annosi problemi della nostra società se non si dà forma e sostanza all’intento di aiutare i propri beneficiari a pianificare, assumere e costruire con un’ottica di lungo periodo.

Le Fondazioni efficaci aiutano i propri beneficiari a rafforzare le intere organizzazioni, non solo i progetti.

Ma diciamo la verità: nonostante molti dei Direttori Generali e Segretari di Fondazioni sostengano che il rafforzamento delle organizzazioni è importante per loro e per la missione che perseguono, i dati mostrano delle pratiche in controtendenza. Secondo uno studio pubblicato nel 2018 dal Centre for Effective Philanthropy, mentre quasi tutti i CEO di Fondazioni erogative dichiarano di sentirsi responsabili nei confronti del rafforzamento dei propri beneficiari e della “salute” delle loro organizzazioni, gli stessi beneficiari offrono uno spaccato di realtà opposto.

È quindi tempo per gli enti erogatori di emulare queste strategie smart, in modo da supportare i propri beneficiari con tutti i tipi di risorse economiche e non di cui hanno bisogno.

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